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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cave via Firenze famiglie fuori casa sino a Natale. Visita di Aprea sul cantiere

Le opere di messa in sicurezza nella zona della voragine del 2007 non sono ancora state completate e il Comune nei giorni scorsi ha disposto l’ordinanza che impone a circa 50 famiglie di restare fuori dalle abitazioni sino al 20 dicembre. Stamattina sopralluogo del commissario

GALLIPOLI - Ancora un altro mese di attesa per le famiglie sgomberate da locali e abitazioni di via Firenze per consentire i lavori di messa in sicurezza delle cavità ipogee. E dopo quello di fine settembre il termine per il rientro e il completamento delle opere è slittato ancora, stavolta sino al prossimo 20 dicembre.

La  lunga odissea continua per i proprietari degli appartamenti e i commercianti della zona tristemente nota per la voragine del marzo del 2007, e che in quell’occasione squarciò letteralmente la strada “ingoiando” nel suo cratere tre auto e mettendo a serio rischio la stabilità degli edifici ricadenti tra via Firenze, via Acquedotto, via Galatina e via Siena. Dalla fine di marzo l’intera zona è tornata ad essere un cantiere aperto per dare esecuzione ai lavori di consolidamento delle cave ipogee (ancora in esecuzione quelli del 1° lotto) legati al progetto per il quale l’amministrazione comunale gallipolina è riuscita, in questi anni, ad ottenere i relativi e cospicui finanziamenti.

A tal fine già dal 6 febbraio di quest’anno poco meno di 50 tra famiglie, residenti e titolari di locali della zona, sono stati interessati dall'ordinanza di sgombero firmata dal Comune per liberare gli immobili, come per altro sollecitato dall’Autorità di bacino, e consentire le opere di messa in sicurezza. Lavori che in un primo tempo sarebbero dovuti terminare entro il 30 giugno scorso. Ma le note vicende che hanno interessato il cantiere, tra alcuni ritardi iniziali e soprattutto l’incidente nel sottosuolo del 4 giugno scorso nel corso a seguito del quale rimasero feriti tre operai della ditta Idrogeo srl (esecutrice degli interventi), non hanno ovviamente consentito di rispettare i tempi previsti. Il blocco dei lavori e il sequestro dell’area del cantiere disposto dalla Procura, in seguito a quell’incidente sul lavoro, per gran parte della stagione estiva, ha dilatato i tempi di esecuzione delle opere tanto da costringere il Comune a concedere anche una proroga ulteriore di 45 giorni rispetto ai tempi di consegna previsti dal contratto.

Il tutto sta a significare che per le famiglie interessate dai provvedimenti di sgombero c’è da attendere ancora alcuni giorni per far rientro nelle proprie case. Già a metà luglio l’ordinanza di sgombero era stata estesa sino alla fine di agosto. Contestualmente l’amministrazione comunale, allora retta dal sindaco Francesco Errico, aveva disposto un incremento forfettario da 3 a 5 mila euro quale indennizzo da corrispondere ad ogni nucleo familiare per venire incontro alle spese di affitto o lenire i disagi per la sistemazione temporanea in un'altra abitazione. Ora il commissario prefettizio Guido Aprea, che aveva dovuto già decretare una nuova estensione dei provvedimenti di abbandono delle abitazioni che insistono tra via Firenze, Siena e Galatina sino allo scorso 30 settembre, alla luce della nuova e giustificata richiesta di proroga ha firmato la nuova ordinanza, notificata in questi giorni dagli agenti della polizia locale, che impone ora lo sgombero degli immobili sino al prossimo 20 di dicembre. E comunque sino alla dichiarazione di ripristino delle condizioni di sicurezza.

Il sopralluogo sul cantiere-2Questa mattina intanto il commissario straordinario Guido Aprea ha effettuato un sopralluogo sul cantiere di via Firenze, accompagnato dal dirigente dell’ufficio tecnico, Giuseppe Cataldi per  constatare di persona lo stato dei luoghi al fine di rendersi conto direttamente dell’andamento dei lavori e per avere rassicurazioni relativamente ai tempi tecnici necessari per ultimare  l’intervento.  Nel  corso del suo sopralluogo il commissario ha avuto modo di incontrare diversi residenti cui ha rassicurato l’attenzione “alta e costante” del  Comune sulla vicenda. “Il mio principale obiettivo è  quello di garantire la sicurezza delle persone e in primis dei residenti” dice il commissario di Palazzo Balsamo, “capisco il disagio dei residenti e soprattutto apprezzo particolarmente la  pazienza che questi cittadini hanno dimostrato nel corso degli ultimi mesi, ben comprendendo che le scelte operate sono state fatte in primo  luogo per garantire loro certezze definitive sulla staticità dei luoghi. 

Per questo stiamo seguendo con molta attenzione l'iter degli interventi” aggiunge il viceprefetto, “cercando di accelerare quanto più possibile i lavori, senza però  pregiudicare la sicurezza”. In merito ai disagi e alle preoccupazioni degli abitanti della zona il commissario straordinario ha cercato di rasserenare gli animi.  “Vogliamo fare le cose fatte bene” ha  precisato Aprea “e soprattutto rispettando i tempi della mia ultima ordinanza che fissano quale termine ultimo dei lavori il 20 dicembre. Il  mio obiettivo è quello non solo di non firmare ulteriori proroghe ma, di  più, di fare in modo che i residenti rientrino finalmente nelle proprie  case per la metà del prossimo mese. Credo che” conclude, “se non vi saranno  ulteriori intoppi e potendo contare sulla collaborazione di tutti, si  possa raggiungere questo obiettivo, che spiega la mia presenza oggi sul  cantiere di via Firenze". Intanto da quanto appreso in Comune è stata disposta anche una nuova delibera a firma del commissario straordinario per la concessione di un ulteriore indennizzo pari a  mille euro da versare ad ogni nucleo familiare destinatario delle ordinanze di sgombero per fronteggiare le spese di affitto e lenire i disagi per la sistemazione temporanea in un'altra abitazione. 

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