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Assolti concessionari di lidi: potevano mantenere le strutture tutto l'anno

Erano stati accusati di abuso edilizio e occupazione illecita di aree demaniali, ma il giudice Fabrizio Malagnino, nell'udienza di ieri, ha dato ragione alle tesi difensive. I fatti risalgono al 2011. I legali: "L'ordinanza balneare sancisce la durata della stagione per l’intero anno”

LECCE – Erano stati accusati di abuso edilizio e occupazione illecita di aree demaniali, ma il giudice Fabrizio Malagnino, nell'udienza di ieri, ha dato ragione alle tesi difensive. Le motivazioni saranno pubblicate nei prossimi giorni, ma la vicenda è già piuttosto definita.

Tre concessionari di strutture balneari erano stati accusati di non averle rimosse al termine della stagione estiva. Le contestazioni – avanzate quattro anni addietro - andavano, in particolare, per il periodo compreso dal 1° novembre al 31 marzo.

Durante un sopralluogo che risale al marzo del 2011, dunque, guardia costiera e polizia municipale di Gallipoli contestarono che le strutture fossero rimaste al loro posto sull’area demaniale in concessione. Eppure, dissero a loro discolpa, erano regolarmente dotate di autorizzazione paesaggistica e permesso di costruire con validità dal 1° aprile al 31 ottobre di ogni anno. Militari e agenti scattarono diverse fotografie e la documentazione fu portata in Procura.

“Nel corso del dibattimento - hanno dichiarato gli avvocati Danilo Lorenzo e Umberto Muci, difensori degli imputati - abbiamo cercato di rimarcare la sussistenza di una legge regionale che autorizza il mantenimento delle strutture balneari per l’intero anno, oltre a evidenziare il contenuto dell’ordinanza balneare che espressamente sancisce la durata della stagione balneare per l’intero anno”.

I legali hanno anche sottolineato che le strutture avevano avuto un parere favorevole al mantenimento annuale da parte della Commissione paesaggio del Comune di Gallipoli, la quale aveva constatato la conformità dei manufatti alle prescrizioni ambientali. Inoltre le strutture non presentavano difformità edilizie rispetto al progetto approvato. Insomma, a monte c’erano domande presente e poi accolte. In mezzo vi si sono messi i controlli.

“Sono particolarmente soddisfatto della pronuncia”, afferma oggi Mauro Della Valle, presidente di FederBalneari Salento. “La nostra associazione continuerà a portare avanti una politica finalizzata al rispetto della legalità e dell’ambiente. Proprio in quest’ottica continueremo nel percorso avviato al tavolo interistituzionale voluto dal prefetto Giuliana Perrotta per risolvere la problematica del mantenimento annuale delle strutture balneari e delineare una griglia di prescrizioni che possano permettere sia la conformità dei manufatti alle diverse situazioni ambientali esistenti, sia la possibilità di mantenere le strutture sui lidi anche nei periodi fuori dalla balneazione”.

Questo, spiega, “per svolgere attività collaterali come elioterapia, sport all’aria aperta e poter, così, sostenere concretamente una politica di destagionalizzazione del turismo salentino, territorio che ha tutte le caratteristiche climatiche, culturali e ambientali per rappresentare una meta turistica ambita 365 giorni all’anno”.

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